HeartDeath
Hertdeath è il progetto segreto della direttrice artistica di un noto festival musicale attivo da moltissimi anni in
Puglia, il Fuck Normality.
Generi: Electro wave / Synth Wave, Psych / Dark disco/ Italo disco/ Slow disco / Esotica.
Influenze: Amanda Lear, Lena Platonos, Saada Bonaire, Red Axes, Massimiliano
Pagliara, Cabaret Voltaire, Mr Flagio, Pachanga Boys, Acid Arab, Rodion,
Fabrizio Mammarella, Charlie,
Chromatics, Laser, Ultravox, Kraftwerk,
Front De Cadeaux, Tamburi Neri.
29.01 (David Quintarelli, Lorenzo Chiarello)
David e Lorenzo si sono conosciuti frequentando insieme il corso magistrale in Live
Electronics. La loro amicizia e collaborazione si è consolidata vivendo insieme e
condividendo un quotidiano fatto di sperimentazioni sonore, prove tecniche e
improvvisazioni spontanee. Da questa continuità di scambio e confronto è nato 29.01, un
progetto che prende il nome dalla loro data di nascita condivisa e si sviluppa come un
dialogo aperto tra pratiche elettroniche, ascolto attivo e gesto musicale.
David Quintarelli
Compositore, artista multimediale e tecnico del suono. Il suo percorso
spazia dalla musica ambient e sperimentale all’arte generativa e multimediale. Esplora il
rapporto tra uomo e macchina attraverso sistemi interattivi che integrano suono e
comportamenti generativi in tempo reale. Attualmente porta avanti Flux Theory, un
progetto che unisce tecnologia e ricerca espressiva attraverso pratiche di improvvisazione
audio e composizione non lineare.
La sua poetica si fonda sull’idea di flusso e trasformazione continua, in cui ordine e caos coesistono all’interno di un equilibrio dinamico. Ispirandosi al concetto di qi e al rapporto tra razionalità e impulso, sviluppa processi che indagano la percezione, il controllo e l’interazione tra elementi umani e algoritmici.
Lorenzo Chiarello
Musicista e producer, lavoro con elettronica, chitarra e synth per costruire set live dove tutto
viene suonato e processato in tempo reale. Il mio suono unisce groove spezzati, ambienti
scuri, manipolazioni live e improvvisazione.
Luca Della Corte (Se mi è familiare questa stanza performance)
Nato a Salerno, e formatosi presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, lavora presso la compagnia Aton – Dino Verga Danza dal 2008 al 2013, danzando – oltre al repertorio della compagnia – la coreografia Cross Currents (1964) di Merce Cunningham. Vince diversi concorsi sia come danzatore solista che in qualità di coreografo.
Nel 2020 è autore e performer dell’assolo SECHS_remastered, debuttato in forma di studio l’anno precedente nella serata Alethès firmata con Michele Pogliani. Nello stesso anno riceve il Premio al Merito come Giovane coreografo nell’ambito del meeting internazionale “Europa in Danza” diretto da Alessandro Rende e Steve La Chance.
Alle attività di danzatore, coreografo e insegnante di tecnica e composizione, affianca dal 2019 l’attività di ricercatore indipendente in materia di Performance e Dance performance.
Se mi è familiare questa stanza
durata: 30' ca
La performance indaga i concetti di "confessione" e "veridizione".
Il tema portante si riscontra nella produzione e assorbimento di una verità nell'atto della confessione. Il testo sonoro è il risultato della manipolazione di una registrazione avvenuta il 2 aprile 2019 presso la Basilica di San Pietro a Roma, e mette in crisi il paradigma stesso dell'atto della confessione e delle sue implicazioni nel dialogo tra verità e moralità.
La performance si presenta come dialogo tra due testi performativi: un testo corporeo e uno sonoro. Il primo lavora sulla comprensione e incorporazione di posture che riguardano il soggetto della Maddalena penitente; il secondo mira a scardinare il paradigma della confessione.
Cosa accade quando il soggetto confessante si sostituisce al soggetto confessato?
Il nucleo di questa Confessione n. 1 riguarda la comunità LGBTQI+: più precisamente, questo è quello che il soggetto confessante ha deciso di confessare al confessato, che poi è lo scrivente.
Gli enunciati - nella loro più pura autenticità - si presentano come un coacervo di luoghi comuni, sconsiderate supposizioni e manifesto di ignoranza e omofobia malcelate.
Ys Lavey
Young Signorino è un artista musicale italiano che ha guadagnato notorietà nella scena musicale italiana e internazionale per il suo stile unico e controverso. Inizialmente noto per il suo approccio sperimentale al rap e alla trap, si è fatto strada con sonorità audaci e fuori dagli schemi, che hanno catturato l'attenzione per la loro originalità e il rifiuto delle convenzioni tradizionali del genere. Nel 2023, ha intrapreso una svolta creativa che ha segnato un punto di rottura nella sua carriera, evolvendo in un nuovo alter ego: YS LaVey. Con questo pseudonimo, ha abbracciato sonorità influenzate dal post-punk e dal minimal synth, creando atmosfere cupe e malinconiche, alimentate da sintetizzatori minimalisti e una produzione che richiama le sonorità underground degli anni '80. Questo passaggio ha segnato un'evoluzione sia nella sua musica che nella sua immagine artistica, rivelando nuove sfumature di oscurità e introspezione.
Nome
Progetto di violenza audiovisiva di Alberto Panegos e Giuseppe Canegiallo che fonde l’arte pittorica con quella musicale. Un’amplificazione noise del loro tratto brutale che si compie attraverso la microfonazione dei tools che i due artisti usano per dipingere.