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REEKS & THE BELUGAS QUARTET
Reeks & the Belugas Quartet è il progetto di Fabio Recchia (Reeks, Inferno, Nohaybanda, Germanotta Youth, Surgical Beatbros, Fire At Work) e Andrea Rinaldi (Tuktu & the Belugas Quartet) in cui le drum machines di Recchia si uniscono alle chitarre processate di Rinaldi.
I loro set sono performance di improvvisazione pura dalla forte componente dinamica in cui texture elettroniche complesse, elementi melodici e ritmici si fondono in un unico magma sonoro in continua evoluzione.
A Dicembre 2025 è uscito su Light Item il loro disco “INTRACORPUS”, registrato dal vivo ad aprile 2025 durante una delle rassegne internazionali di Stirpe999 al trenta Formiche di Roma.
FABIO RECCHIA
Reeks, nome d'arte di Fabio Recchia, è un compositore, produttore, ingegnere del suono, polistrumentista e videomaker italiano, originario di Roma.
Nel 1997 fonda l'Hombre Lobo, storico studio di registrazione all'interno del centro sociale capitolino Brancaleone in cui ha lavorato come produttore artistico, fonico e arrangiatore alla realizzazione di oltre 200 dischi.
Nel 1999 dà vita al gruppo Fire at Work.
Nel 2003 fonda il network Stirpe999, con il quale realizza release in cd, vinile e digitali.
Nel 2004 fonda insieme a Guglielmo Guarnera ed Edoardo Scaramuzza la crew di produzione video CaneCane con la quale realizza videoclip, videoinstallazioni, seminari, animazioni, documentari e spot per le televisioni nazionali.
Dal 2005 in poi i progetti principali in cui suona e compone sono: Nohaybanda, Germanotta Youth, Fire at work, Pharm e Surgical Beat Bros.
Ha suonato una miriade di concerti in Italia, in Europa e al di fuori del continente condividendo il palco con artisti di fama internazionale.
TUKTU & THE BELUGAS QUARTET
Tuktu & the Belugas Quartet è il progetto solista di Andrea Rinaldi, la sua ricerca musicale si articola attorno a quattro nuclei tematici interconnessi: varietà timbrica, ripetizione, orchestralità e speed shifting.
Il suono orginario della chitarra elettrica è spesso solo intuibile, la manipolazione del segnale attraverso la catena degli effetti a pedale evoca strumenti diversi: archi, fiati, batterie elettroniche o sintetizzatori che tessono trame, si ripetono e dialogano tra loro, loop o sample che cambiano improvvisamente raddoppiando, quadruplicando o dimezzando la velocità.
L’impressione è quella di un’orchestra in cui minimalismo, noise, glitch e post rock si fondono accogliendo anche gli errori che le macchine commettono nel manipolare l’elettricità che le attraversa.
https://www.youtube.com/watch?v=M1LVmnEFgWg&list=RDM1LVmnEFgWg&start_radio=1