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logo forte comunicatoI° Maggio 2016
C.S.O.A. Forte Prenestino
30 anni di occupazione e autogestione e 34° Festa del non lavoro
Esce “Fortopìa - Storie di amore e autogestione” TrentAnniForti - il libro


Come se nulla fosse tutti/e noi andiamo avanti disarmati contro la loro guerra.
“MORTACCIVOSTRI”, Roberto Perciballi

Il PRIMO MAGGIO E’ LA NOSTRA FESTA
La vogliamo fare per dodici ore, TEN to TEN,
dalle dieci del mattino alle dieci di sera.
Dodici ore di spazio e tempo liberati alla nostra maniera.

L’entrata è stata memorabile.

Sfilata la catena il risuonare di corpi gioiosi, vocianti, un canto o forse solo, ritmato, uno slogan; una energia travolgente.
Le immagini e i ricordi sono andati sfumando negli anni. Restano impressioni ad acquerello e qualche emozione di quel 1 maggio 1986.
( Pinilla, “Fortopía – Storie di amore e autogestione”)

Chi quel giorno ruppe la catena mai poteva pensare che questa storia sarebbe durata abbastanza da parlarne trent’anni dopo in un libro.
Una storia, la nostra, che è fatta di ricerche, culture, scoperte, iniziative, laboratori, autogestione, amori, desideri e resistenza. Una storia fatta di esperienze che hanno reso questa città viva, vitale, solidale.

Attraversare il ponte, oltre le sbarre del grande cancello,
è stato come uscire da una apnea e respirare a pieni polmoni.
( Pinilla, “Fortopía – Storie di amore e autogestione”)

L’architettura del Forte era il polmone ultra-viola, inspirava controcultura ed espirava progetti, linguaggi, storie e personaggi. Indipendenza da stato e mercato si trasformava in un poltergeist di giustizie sociali, diritti civili, antiproibizionismi, femminismi, politiche delle sessualità, diritti digitali, antispecismi, suoni, concerti, produzioni musicali, visioni, teatri, produzioni invisibili, incontri. Ma soprattutto cani .
I valori, 100% D.I.Y. . La comunicazione, Assembleare. Una metodologia del confronto strutturata in quell’ordine del giorno che mi emozionava sul piano della discussione. Sintesi. Il dibattito che include tutti e tutte. La ritmica del discorso. Il senso della parola. La fisicità del confronto. L’unanimità della scelta in un corpo aperto. (znort, “Fortopía – Storie di amore e autogestione”)

“Fortopía – Storie di amore e autogestione” non è un punto di arrivo ma il gradino da cui ripartire per continuare a costruire insieme mille mondi possibili. Perché la Fortopía non è un'utopia, qualcosa che si allontana sempre più. La Fortopía è un’eterotopia, un luogo che una volta passato il ponte e superato il cancello è reale, presente e pulsante; un luogo dove il possibile si espande nel potenziale senza allontanarsi dal reale, divenendo concreto e praticabile.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata negli anni la partecipazione di tanti e tante che con la loro presenza hanno dato senso a questa esperienza, rendendola patrimonio di tutt*.
Una storia collettiva. Il punto di vista di centomila pazz*, tante prospettive che illuminano un unico grande cuore pulsante. E un senso che, dai sotterranei alla torretta, sorridente ci viene a cercare. Molte delle persone che ci hanno attraversato oggi non ci sono più ma rimarranno sempre con noi, nei muri di questo posto, nel vento che scuote gli alberi e che ci dona un po' di freschezza, nei ricordi e nella gioia che accompagnerà ancora questo "folle" esperimento.
Il primo maggio è la festa del Forte. Vogliamo festeggiare con tutt* questi trent’anni di occupazione e autogestione nella 34° festa del non lavoro, perché ancora pensiamo sia necessario opporci in modo netto a chi usa il lavoro come arma di ricatto sociale dentro e fuori i posti di lavoro e a chi chiude le frontiere costruendo muri e recinzioni, impedendo la libera circolazione in un mondo che è di tutt*.
Il nostro bellissimo mondo, che stanno distruggendo da nord a sud devastando ecosistemi con il tav, il muos, il tap; perforando i fondali marini con le trivelle per estrarne oro nero, togliendoci l'acqua ed il diritto a godere con tutte le altre specie di una terra sana e accessibile.

Abbiamo fatto dell'autorganizzazione e dell'autogestione una pratica di vita possibile e indispensabile.
Dopo trenta anni siamo ancora qui e siamo sempre più convint* che questo sia necessario soprattutto in una Roma che cerca di resistere al tentativo di cancellare chi, col cuore e col sudore, si è sporcato le mani e ha valorizzato spazi abbandonati dando vita a questa città. Tentativo ideato dal governo Renzi, messo in atto prima dal ministro Lupi poi da Marino e ora dal commissario Tronca il cui obiettivo è chiaro: vendita e alienazione del patrimonio pubblico.
Un patrimonio che consideriamo comune, che va ben oltre gli stabili e le strutture che si vogliono sgomberare e vendere e che prende vita e senso dalle tante storie di passione e impegno di chi vuole rendere Roma una città aperta, antifascista, antisessista, antirazzista, accogliente e partecipata.
Per questo vantiamo crediti e non certo debiti nei confronti di Mafia Capitale e di tutti i poteri che vogliono distruggere il nostro meraviglioso mondo.

Invitiamo tutt* a partecipare al primo maggio come in ogni altro giorno alle mobilitazioni nei territori, nelle citta, nei quartieri, nelle strade e nelle case. Convogliando la giusta rabbia che ci rende viv@, l'amore che ci rende irripetibil@ e la vita che ci rende liber@, senza cedere alle ingiustizie e ai poteri e senza morire nelle galere di tutto il mondo. Guardando sempre dritto davanti avendo memoria, con le mani libere per tenersi stretti@ strett@ con la testa piena di lucida follia, costruendo mondi solidali e imperfetti .

Il PRIMO MAGGIO E’ LA NOSTRA FESTA E LA FESTA DEL NON LAVORO
La vogliamo fare per dodici ore, TEN to TEN,
dalle dieci del mattino alle dieci di sera.
Dodici ore di spazio e tempo liberati alla nostra maniera.

“Fortopìa – Storie di amore e autogestione” TrentAnniForti – il libro
440 pagine a colori
Data di uscita: 1° maggio 2016
autoprodotto dal C.S.O.A. Forte Prenestino
Fortepressa - La Bagarre ONLUS, CC BY-SA 3.0 IT.
Tiratura: 1600 copie
di cui 300 con copertina serigrafica
a cura di 0stile, serigrafia del C.S.O.A. Forte Prenestino.
http://www.forteprenestino.net/index.php/fortopia-il-libro

Galleria fotografica Hd:https://we.riseup.net/csoa_forte_prenestino/immagini-press-kit+352000/
Press Kit:
https://we.riseup.net/assets/296177/PRESS+KIT.rar

Di seguito le biografie degli artisti sul grande palco del Forte del I° Maggio:

MURUBUTU
Murubutu è un artista dedito allo studio dell’interazione fra musica rap e letteratura. Convinto del potenziale del genere rap come mezzo di emancipazione culturale è in particolare il connubio con la narrativa che ha reso nota la musica di Murubutu a livello nazionale portando la tecnica dello storytelling rap a livelli inesplorati.
Forte di un’esperienza decennale fatta di tre album ufficiali pubblicati dall’etichetta bolognese Irma Records e centinaia di concerti in tutta Italia, Murubutu propone dal vivo una miscela di hip hop classico con poesia, narrativa e letteratura potenziale.

LA KATTIVERIA
La Kattiveria Crew nasce nel 2000 a Reggio Emilia; primo gruppo hip hop della città, si caratterizza per i testi fortemente politicizzati e per le esibizioni live al limite del teatrale. Oggi la Kattiveria Crew è composta da Murubutu, il Tenente, U.G.O., Yanez Muraca e Dj Caster e si presenta come un laboratorio di ricerca del rapporto fra musica rap e letteratura.

DJ T-ROBB
E’ il dj che accompagna Murubutu e La Kattiveria. Perfeziona da anni la sua tecnica nello scratch. Amante dell'improvvisazione e delle Jam Session tra le sue collaborazioni troviamo Lion D, Primo, Clementino ed Ice One. Nel 2008 vince il DMC/KCS aggiudicandosi il titolo di campione Italiano di scratch e nello stesso anno si piazza terzo con il team italiano al DMC World a Londra, assieme John Type & Tayone. Nel 2011 si aggiudica per due volte il titolo di campione italiano vincendo l'ottava edizione della Killa Combat Scratch Italia a Milano.

LABORATORIO HIP HOP METICCIO
Nasce nel gennaio 2014 dall’incontro del progetto “Stay Real” e del laboratorio hip hop nato nell’occupazione abitativa ex clinica Valle Ri-Fiorita a Torrevecchia. E’ un collettivo musicale composto da generazioni e anime diverse unite dall’idea di fare un hip hop che sia cosciente e che promuova e supporti iniziative dal basso nelle strade e negli spazi sociali. Un hip hop che non perda mai di vista il concetto di comunità e che sia in grado di prendere parola sviluppando contenuti, prese di posizione e conflitto all'interno dei territori e del contesto in cui viviamo e agiamo quotidianamente.

SIGNOR K
Rapper, attivista e sociologo urbano, l’impegno del Signor K spazia dall’ambito musicale al lavoro di ricercatore sui temi delle periferie e degli esclusi. Il suo nome è associato al mondo della cultura hip hop e ai centri sociali. Le sue rime sono caratterizzate dal grande impegno politico. Ha collaborato tra gli altri con Assalti Frontali, 99 Posse, Dead Prez, Inoki, Paolo Fresyu ed Arpioni.
Ha realizzato il suo primo album ufficiale “Saremo Tutto” nel 2016. Questo lavoro è stato preceduto da due street albums, “Jackanapes” e “20.000 elmetti”, che hanno permesso al Signor K di portare il suo messaggio nei punti più disparati dello stivale.

TERRORIST BENGALA PARTY
Cellula clandestina nel panorama musicale, attiva dal 2012, i Terrorist Bengala Party devono il loro nome a una storpiatura di uno scritto di Hakim Bey degli anni '90.
Lontani dalla spensieratezza del genere che spopolava sin dai primi anni '60, i Terrorist Bengala Party sono i profeti del Surf Post Atomico. Propagano il loro credo evocando scenari postapocalittici di un mondo reale, terribile e pieno di insidie, caratterizzato da fenomeni inquietanti e angosciosi come il Pacific Trash Vortex, il continente di plastica nel mezzo dell’ Oceano Pacifico. Da esso trae spunto l'omonimo pezzo con cui partecipano alla compilation internazionale "Monsters of Surf" edita da Ding Dong Records nel 2014.

ASSALTI FRONTALI
Il gruppo si formò a Radio Onda Rossa nel 1988 durante le trasmissioni che Militant A conduceva con la sua Onda Rossa Posse. Lui e Castro X iniziarono a buttare giù le prime rime introducendovi testi in italiano. L’anno dopo iniziarono i concerti nei centri sociali a Roma e poi subito in tutta Italia nella rete dei posti occupati: al Break Out di Primavalle, al Faro del Trullo, al Pedro di Padova. Poi venne il 1990; l’anno della Pantera nelle università occupate. “Batti il tuo tempo” è l’inno di quell’anno e di quel movimento. Cantato nelle gradinate delle facoltà e nelle manifestazioni è poi diventato il titolo del primo e unico disco della formazione Onda Rossa Posse. Negli anni '90 gli Assalti Frontali hanno prodotto i leggendari album “Terra di nessuno” (1992), “Conflitto” (1996), “Banditi” (1999) ed hanno performato in tutti i posti occupati del paese, sui camion durante le manifestazioni ed all'estero in occasione di azioni di solidarietà come a Valona o a Gerusalemme est. Nel 2004 producono “HSL – Hic Sunt Leones”. Dal 2006 con Militant A troviamo Pol G, Glasnost ed il produttore /compositore Bonnot, che scrive la maggior parte delle basi di “Mi sa che stanotte...”. Tra gli estratti di “Un’intesa perfetta”, loro album del 2008, ricordiamo “Enea Super Rap”. Le loro ultime produzioni sono l’album “Profondo Rosso” nel 2011 e nel 2012 la compilation “Let’s Go – Senza Lotta Non So Essere Felice”. Insistenti voci di corridoio li vedrebbero prossimi all’ultimazione del loro nuovo lavoro....

TORETTA STILE
Nasce negli anni 90 in una torre del CSOA Forte Prenestino ora adibita a sala da thè. E' stata per gran parte di quella decade e per gli inizi della successiva la serata più alternativa e ballata di Roma.
Corrado Bonelli e Luciano Levrone aka Corry X & Luzy L, grazie al loro unico collage musicale, conducono il pubblico in un viaggio attraverso gli anni 60 (Surf, Beat, Northern Soul), gli anni 70 (Funk'n'Disco), gli anni 80 (New Wave, Electropop) ed i 90, fino ad arrivare alla musica odierna, senza tralasciare divertentissime incursioni nel mondo dei telefilm, dei cartoni animati e delle colonne sonore. Questo è il Toretta Stile, evento che negli anni ha accolto e fatto ballare decine di migliaia di persone. Il loro sound salta i convenevoli per ripescare d'impulso in un passato prossimo che si scopre più presente di quanto si immagini. Non si può parlare di revival, in quanto le canzoni del Toretta Stile conoscono solo ora l'ebbrezza live per cui erano nate: nessuno, al momento della sua uscita, cantava la sigla di "Carletto il principe dei mostri" o di "Jeeg Robot d'Acciaio".
Luzy L & Corry X sconvolgono il concetto di discoteca, creando una vera e propria festa dove persone apparentemente incompatibili per età, gusti, abbigliamento e/o status ballano e si divertono insieme...contro il logorio della vita moderna!

Sottoscrizione: 3 - dalle 10:00 alle 14:00  5 – dalle 14:00 alle 21:00

 

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